Il rischio legionellosi nelle strutture ricreative, sanitarie, case di riposo: obblighi per i gestori.

Nelle Linee guida per la prevenzione ed il controllo della legionellosi approvate dalla Conferenza Stato-Regioni il 7 maggio 2015, viene indicato l’OBBLIGO da parte delle strutture a rischio di procedere alla valutazione del rischio da Legionella e di predisporre il relativo documento di autocontrollo.

La Legionella comprende bacilli Gram negativi idrofili, ciò sta a significare che colonizza ambienti acquatici sia naturali che artificiali (reti idriche, impianti di climatizzazione, fontane, etc.). Seppur la Legionella prediliga ambienti acquatici caldi (tra i 25°C ed i 42 °C), riesce a sopravvivere anche a temperature fredde (fino a 6°C).

IL CONTAGIO

La legionellosi   si acquisisce per via respiratoria, il contagio avviene tramite inalazione di aerosol contaminato dalla presenza di legionella.

Le Legionellosi è un’infezione che può sfociare in diverse forme cliniche tutte a carico dell’apparato respiratorio (es. Febbre di Pontiac, Malattia dei Legionari, etc.), spesso con esito nefasto.

LE STRUTTURE A RISCHIO

Le strutture considerate a rischio sono quelle nelle quali sono presenti impianti che comportano un moderato riscaldamento   dell’acqua e   la sua nebulizzazione (docce, aerosol, idromassaggi, sistemi importanti di condizionamento, saune, piscine, ecc.) o la presenza di utenti con sistema immunitario deficitario o alterato (strutture sanitarie, case di riposo, etc.).

Oltre alle strutture sanitarie e case di riposo, tra le realtà maggiormente interessate troviamo le strutture turistico-ricettive e termali, quali alberghi, hotel, pensioni, rifugi, campeggi, bed & breakfast, affittacamere, agriturismi, piscine, palestre, stabilimenti termali, spa e wellness.

I FATTORI DI RISCHIO

Il Rischio legionellosi dipende da diversi fattori; i principali:

  • Temperatura dell’acqua compresa tra 20 e 50°C.
  • Presenza di tubazioni con flusso d’acqua minimo (tratti poco o per nulla utilizzati della rete, utilizzo saltuario delle fonti di erogazione).
  • Utilizzo stagionale o discontinuo della struttura o di una sua parte
  • Caratteristiche e   manutenzione degli   impianti   e dei terminali di erogazione   (pulizia, disinfezione).
  • Caratteristiche dell’acqua di approvvigionamento a ciascun impianto (fonte di erogazione, disponibilità di nutrimento per Legionella, presenza di eventuali disinfettanti).
  • Vetustà, complessità e dimensioni dell’impianto.
  • Ampliamento o modifica d’impianto esistente (lavori di ristrutturazione).
  • Utilizzo di gomma e fibre naturali per guarnizioni e dispositivi di tenuta.
  • Presenza e concentrazione di Legionella, evidenziata a seguito di eventuali pregressi accertamenti ambientali (campionamenti microbiologici).

LA PREVENZIONE DEL RISCHIO LEGIONELLOSI: OBBLIGHI PER I GESTORI

La linea guida per il controllo della legionellosi prevede l’obbligo per il gestore di ogni struttura turistico-recettiva, assistenziale di:

  • effettuare la Valutazione del rischio legionellosi con periodicità definita in funzione del rischio (biennale, preferibilmente annuale). Tale valutazione prevede una analisi del rischio al fine di verificare la possibilità che nella struttura possano verificarsi casi di malattia. La valutazione del rischio è necessaria per acquisire informazioni sugli impianti. Tale analisi ispettiva ha lo scopo di identificare i punti critici di ciascun impianto a rischio identificando quali siano i punti della rete (idrica ed aeraulica) che possano determinare un rischio per gli utenti e per i lavoratori.
  • Individuazione di una figura competente, responsabile dell’esecuzione di tale attività di prevenzione;
  • Redazione   di un piano di monitoraggio e   controllo nel   quale vengano   evidenziati i campionamenti da effettuare (analisi microbiologiche), la periodicità, gli interventi da porre in essere in caso di positività.
  • Predisposizione del   registro degli interventi: ogni   struttura ricettiva deve provvedere all’istituzione di un Registro degli Interventi, ossia di un documento nel quale vengono annotate tutte le attività di manutenzione periodiche effettuate al fine di eliminare il rischio di proliferazione del batterio legionella. Nel registro vanno riportate tutte le attività di verifica effettuate coerentemente a quanto indicato nel Documento di valutazione del Rischio Legionellosi, comprese le attività manutentive straordinarie legate alla eventuale presenza di legionella, al fine di verificare che vengano messe in   atto le misure pianificate in sede di valutazione del rischio e che le stesse risultino efficaci al contenimento e riduzione del rischio. Tale registro deve essere mantenuto aggiornato dal Responsabile designato.

I gestori di strutture recettive devono effettuare e revisionare regolarmente la valutazione del rischio, almeno ogni 2 anni (preferibilmente ogni anno).

Tale revisione deve essere formalmente documentata, ciò sta a significare che risulta necessario registrare la valutazione effettuata in apposito documento al quale vengano allegati tutti i verbali di manutenzione attuata (es.: sanificazione, etc.), le relative periodicità di effettuazione, la metodologia di valutazione del rischio e le misure preventive previste nelle casistiche considerate.