La sentenza n. 10665 della Corte di Cassazione, Sezione Quarta Penale, del 14 marzo 2024 riguarda un caso di lesioni colpose nel contesto lavorativo, connesso all'uso di un macchinario non adeguatamente manutenuto. Il ricorso è stato presentato da A.A., rappresentante legale della CFM Srl, contro la conferma della condanna da parte della Corte d'Appello di Venezia.
Fatti del Caso
A.A. è accusato di aver ceduto in uso una ventosa da sollevamento alla ditta Officine Meccaniche B.B. Srl in condizioni non sicure, che ha poi causato un incidente il 21 luglio 2014. Durante il posizionamento di pannelli su un tetto, uno dei pannelli si è staccato dalla ventosa, colpendo il lavoratore D.D., che ha riportato gravi lesioni. Il macchinario era stato prestato tre giorni prima dell’incidente senza istruzioni adeguate o verifiche sulla sua condizione.
Indagini e Ricostruzione
Le indagini hanno evidenziato che le guarnizioni della ventosa erano logorate, con abrasioni e difetti di tenuta, elementi che ne compromettevano la sicurezza. La difesa di A.A. ha sostenuto che tali danni si fossero verificati durante il breve periodo di utilizzo da parte dell'altra azienda, o in seguito al trasporto dopo l'incidente. Tuttavia, i giudici hanno rilevato che i danni erano preesistenti alla consegna, facendo così ricadere la responsabilità sulla CFM Srl.
Decisione della Corte
La Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso, confermando la responsabilità di A.A. per non aver fornito un macchinario conforme alle normative di sicurezza. La Corte ha respinto la tesi difensiva secondo cui la verifica delle condizioni del macchinario sarebbe stata responsabilità esclusiva dell’utilizzatore, affermando invece che chi concede in uso un macchinario ha il dovere di assicurarne la sicurezza.
Conclusioni
La Corte ha confermato la condanna di A.A., ritenendo infondate le motivazioni del ricorso. La sentenza ribadisce la responsabilità del concedente nell'assicurare che le attrezzature fornite siano in condizioni ottimali per l'uso, a prescindere dal fatto che la concessione sia a titolo professionale o occasionale.