USO SICURO DEI DIISOCIANATI – NUOVO ADEMPIMENTO
In breve:
Dal 24 Agosto 2023 vige l’obbligo – per gli utilizzatori di prodotti chimici contenenti diisocianati – di
- Frequentare corsi di formazione specifici (obbligatori);
- Aggiornare il proprio Documento di Valutazione dei rischi;
Le sanzioni vanno dall'arresto fino a 3 mesi per i casi più gravi e con l'ammenda da 40 mila a 150 mila euro. Per capire se ho diisocianati nella mia attività, è necessario leggere le schede di sicurezza dei prodotti utilizzati (aggiornate almeno al 2020) e verificarne la presenza al punto 3. Per esempio:
Figura 1 – esempio estratto dal punto 3 di una scheda di sicurezza di un prodotto contenente diisocianati:
Pertanto, per le attività che utilizzano (o devono verificarne l’uso) di diisocianati, è necessario entro il 24 Agosto 2023:
- Acquisire / verificare le schede di sicurezza dei prodotti chimici utilizzati;
- Verificare il punto 3 di ogni scheda di sicurezza per la presenza di diisocianati;
- In caso positivo, fare (per tutti gli utilizzatori del/dei prodotti) il corso di formazione specifico entro il 24/8/2023;
- In caso positivo, verificare con R.S.P.P. e Medico Competente il da farsi (aggiornamento D.V.R., misure tecniche di prevenzione e protezione per gli addetti).
Per approfondire:
Il 4 febbraio 2020, il Comitato REACH (istituito ai sensi del regolamento REACH e composto da rappresentanti degli Stati membri e della Commissione europea) ha votato a favore della proposta della Commissione europea per una restrizione REACH sui diisocianati. La restrizione è stata pubblicata il 4 agosto 2020.
Dal 24 Agosto 2023 vige l’obbligo – per gli utilizzatori di prodotti contenenti diisocianati – di frequentare corsi di formazione ed aggiornare il proprio Documento di Valutazione dei rischi. Le sanzioni vanno dall'arresto fino a 3 mesi per i casi più gravi e con l'ammenda da 40 mila a 150 mila euro.
Che cosa dice la nuova normativa?
Nell’allegato XVII si capisce che la normativa dei diisocianati copre due punti principali:
a) una dichiarazione obbligatoria inclusa sull’etichetta. A partire dal 24 febbraio 2022 è permesso il collocamento sul mercato dei prodotti contenenti più del 0,1% di diisocianati, ma si deve includere una dichiarazione relativa alla formazione, apposta sull’imballaggio o sull’etichetta del prodotto. È responsabilità dei fornitori garantire che sull’etichetta questa dicitura sia visivamente palese e distinta dal resto delle informazioni.
b) formazione obbligatoria per professionisti ed aziende. Al 24 agosto 2023, i diisocianati possono essere utilizzati come sostanze in purezza o in miscele contenenti una concentrazione maggiore o uguale allo 0,1% in peso, a condizione che l’utilizzatore abbia svolto anticipatamente e correttamente un corso di formazione sull’uso sicuro dei diisocianati. Questo corso sulla sicurezza fa sì che ogni lavoratore che maneggia i diisocianati abbia le conoscenze adeguate dei pericoli e rischi legati al loro utilizzo, non solo un’esperienza appropriata del loro impiego, soprattutto una preparazione alla prevenzione e gestione dei danni.
Ma che cosa sono i diisocianati?
I diisocianati sono un gruppo molto ampio di composti chimici e sono classificati come sensibilizzanti delle vie respiratorie di categoria 1 e come sensibilizzanti della pelle di categoria 1. I diisocianati sono anche classificati H351, ovvero sospetti cancerogeni (tipo 2).
Quali sono i rischi?
La sensibilizzazione respiratoria da diisocianati è ritenuta particolarmente grave, irreversibile e invalidante; essa si sviluppa con modalità imprevedibili – vale a dire senza una precisa latenza o correlazione tra intensità dell’esposizione e comparsa degli effetti – ed anche il contatto cutaneo può contribuire. I diisocianati organici maggiormente in uso non sono molecole particolarmente volatili, ma lo diventano in processi di nebulizzazione e schiumatura o in applicazioni a caldo, originando assorbimento per via inalatoria e attraverso la cute esposta.
In quali settori vengono utilizzati? I prodotti che possono contenere diisocianati sono moltissimi, in particolare tutti i composti poliuretanici che possono essere presenti in resine bicomponenti, adesivi, sigillanti, rivestimenti, schiume, vernici e pitture: l’ambito applicativo di queste formulazioni può spaziare da:
- Industria automobilistica: i diisocianati vengono utilizzati nella produzione di schiume poliuretaniche per i sedili, pannelli interni, paraurti, rivestimenti interni, ecc.
- Industria dei mobili: vengono impiegati nella produzione di schiume poliuretaniche per imbottiture di divani, materassi, sedie, ecc.
- Industria della costruzione: i diisocianati sono utilizzati nella produzione di schiume poliuretaniche per l'isolamento termico e acustico di pareti, tetti, pavimenti, ecc.
- Industria dei materiali flessibili e resistenti: i diisocianati sono utilizzati nella produzione di gomme sintetiche, elastomeri, tubi flessibili, guarnizioni, ecc.
- Industria della verniciatura: vengono impiegati come hardener nei rivestimenti poliuretanici e come agenti di cross-linking nelle vernici e negli smalti.
- Industria dei materiali da isolamento: i diisocianati sono utilizzati nella produzione di schiume rigide poliuretaniche per isolanti termici e acustici.
- Industria dei prodotti chimici: vengono utilizzati nella sintesi di poliuretani, poliuree e altri polimeri con proprietà meccaniche elevate.
- Industria dell'elettronica: i diisocianati sono utilizzati nella produzione di pellicole protettive per circuiti e dispositivi elettronici.
Come faccio a sapere se sono contenuti nei prodotti che utilizzo?
- Leggi l'etichetta dei prodotti: queste sostanze chimiche vengono spesso menzionate sull'etichetta come "diisocianati" o con nomi specifici come "toluene diisocianato (TDI)", "metilene-bisfenilisocianato (MDI)" o "poliisocianato".
- Controlla le schede di sicurezza del prodotto (punto 3): se i prodotti utilizzano materiali poliuretanici, ad esempio schiume, resine o adesivi, consulta le relative schede tecniche o documenti di sicurezza forniti dal produttore. Questi documenti dovrebbero specificare se i diisocianati sono contenuti nella formulazione. In alternativa è possibile visionare la sezione 15 della scheda di sicurezza per verificare se è citata la restrizione n. 74. Le schede di sicurezza devono essere recenti ed aggiornate almeno al 2020.
- Contatta il produttore o fornitore del prodotto: se sei ancora incerto, puoi contattare direttamente il produttore o il fornitore del prodotto. Chiedi informazioni specifiche sui diisocianati presenti nella formulazione e sulla sicurezza d'uso del prodotto.
- Consulta un esperto: se hai dubbi o preoccupazioni riguardo alla presenza di diisocianati nei tuoi prodotti, consulta un esperto o un chimico specializzato nel settore. Possono darti ulteriori informazioni specifiche basate sulle tue esigenze e circostanze.
Che obblighi ho nei confronti del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR)?
L’eventuale presenza di questi prodotti porta anche la necessità di valutare con il Medico Competente l’aggiornamento della valutazione del rischio.
Che tipo di formazione è necessaria?
La formazione diisocianati prevede tre livelli e deve essere svolto da esperto in materia di igiene e sicurezza sul lavoro, e deve essere aggiornata ogni 5 anni. La norma non ha fissato il numero di ore da frequentare. Il corso può essere sostenuto sia in presenza, sia in e-learrning.
I tre livelli del corso sono:
Livello Generale: prevista per tutti gli usi industriali e professionali
Livello intermedio: per gli utilizzatori che fanno uso dei diisocianati in una delle seguenti modalità:
- Manipolazione di miscele all’aperto a temperatura ambiente (compresi tunnel per la produzione di schiuma);
- Applicazione a spruzzo in cabina ventilata;
- Applicazione con rullo;
- Applicazione con pennello;
- Applicazione per immersione o colata;
- Trattamento meccanico successivo (ad esempio taglio) di articoli non completamente stagionati che non sono più caldi;
- Pulitura e rifiuti;
- Qualsiasi altro uso con un’esposizione simile per via cutanea e/o per inalazione;
Livello Avanzato
- Manipolazione di articoli non completamente reagiti (ad esempio, appena reagiti, ancora caldi);
- Applicazioni per fonderie;
- Manutenzione e riparazioni per le quali è necessario accedere alle attrezzature;
- Manipolazione all’aperto di formulazioni calde o bollenti (> 45 °C);
- Applicazione a spruzzo all’aperto, con ventilazione limitata o esclusivamente naturale (anche in grandi capannoni industriali) e applicazione a spruzzo ad alta pressione (ad esempio schiume, elastomeri);
- Qualsiasi altro uso con un’esposizione simile per via cutanea e/o per inalazione.