Programmazione INL dell’attività di vigilanza per il 2022

L’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) ha pubblicato il documento di programmazione dell’attività di vigilanza per il 2022, Prevenzione e promozione della sicurezza e della legalità

La funzione di tutela dell’INL si esplicherà anche attraverso le competenze regolatorie, autorizzatorie e conciliative che gli sono riconosciute, nonché tramite la richiamata attività di informazione, prevenzione e promozione della legalità (già prevista dal citato articolo 8 del d.lgs. n.124/2004) la quale deve essere opportunamente valorizzata a livello territoriale nell’intento di perseguire il necessario obiettivo di diffondere la legalità del lavoro anche attraverso la condivisione di buone prassi del mondo imprenditoriale specie sul piano della salute e sicurezza.
In un contesto produttivo, fortemente segnato dalla pandemia e che nell’attuale fase di “ripartenza” necessita della prossimità dei soggetti istituzionali, le attività in questione possono essere l’occasione per implementare il dialogo con le associazioni di categoria, i sindacati e tutti i professionisti del settore. In tale prospettiva, la programmazione delle suddette iniziative potrà avvenire congiuntamente alle Direzioni di INPS e INAIL al fine di consentire l’approfondimento delle procedure amministrative, previdenziali e assicurative, seguite dagli Enti.

Gli obiettivi e le priorità della programmazione dell’attività di vigilanza di competenza dell’INL, quale Agenzia unica per le ispezioni sul lavoro, anche nel 2022 risultano strettamente funzionali e direttamente connesse all’evolversi della situazione socio-economica di riferimento, caratterizzata dalla delicata fase di ripresa del mercato del lavoro dalla crisi connessa allo stato emergenziale da Covid-19.

In tale contesto il personale ispettivo dell’Agenzia continuerà ad assicurare lo svolgimento degli accertamenti in ambito lavoristico, previdenziale e assicurativo e, alla luce delle novità introdotte dal decreto-legge n. 146/2021, garantirà il necessario presidio a tutela della salute e sicurezza del lavoro in tutte le aziende, intese ai sensi degli artt. 2, comma 1, lett. c) e 3 d. lgs. n. 81/2008, nella convinta adesione all’approccio “Vision Zero” delineato nel Quadro Strategico UE 2021-2027 della Commissione europea e mirato a migliorare la prevenzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali nonché a ridurre il numero dei decessi correlati al lavoro.

Non soltanto viene confermata ma diventa strategica, per le evidenti ricadute complessive sul piano della legalità del lavoro, la programmazione dell’azione di vigilanza per il contrasto al lavoro sommerso – anche in attuazione delle specifiche previsioni del PNRR - e per combattere gli abusi connessi alla sempre maggior diffusione delle nuove tipologie lavorative tipiche della gig economy, l’illecito utilizzo degli ammortizzatori sociali, il ricorso ad esternalizzazioni fittizie e distacchi transnazionali non genuini - in stretta collaborazione con le autorità di controllo degli altri Stati membri dell’UE e con il supporto dell’ELA - e tutte le altre significative violazioni di natura sostanziale lesive dei diritti primari dei lavoratori. L’obiettivo prioritario resta naturalmente quello di realizzare una sollecita e adeguata tutela dei diritti del lavoro e dei lavoratori interessati dalle fattispecie illecite, attraverso l’esercizio di tutti i poteri attribuiti al personale ispettivo, con particolare attenzione alle categorie più vulnerabili sotto il profilo economico-sociale, quali lavoratrici madri, minori e migranti; per tali ultimi lavoratori, in particolare, per tutta la durata dei relativi progetti, proseguirà l’esperienza manifestatasi foriera di risultati positivi, della pianificazione degli interventi delle task force ispettive caratterizzate dalla presenza di qualificati mediatori dell’OIM. L’esperienza maturata nel corso del precedente anno si è rivelata di estrema efficacia per creare un clima di fattiva collaborazione tra gli organi di controllo, le organizzazioni del terzo settore ed i cittadini di Paesi terzi vittime di sfruttamento lavorativo nonché per l’analisi criminologica e sociologica delle cause dello sfruttamento.

L’attività sopra richiamata sarà realizzata anche grazie al supporto operativo fornito dai militari del Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro e delle sue articolazioni Territoriali e alla collaborazione, nell’ottica dell’intervento multi-agenzia, con tutte le autorità e organizzazioni attive a presidio e tutela dei diritti dei lavoratori, della legalità e del corretto funzionamento del mercato del lavoro.
Permane inoltre l’impegno dell’INL e di tutte le sue articolazioni alla realizzazione di incontri sul territorio nazionale nell’esercizio della funzione di prevenzione e promozione affidata al personale ispettivo dall’art. 8 del D. Lgs. n. 124/2004, al fine di sensibilizzare cittadini, imprenditori, forze sociali, associazioni sulla legalità del lavoro attraverso iniziative rivolte ai principali attori del mercato del lavoro.

L’Agenzia sarà inoltre impegnata a proseguire nella realizzazione di iniziative di formazione specifica, mirata a sviluppare la professionalità e l’aggiornamento dell’organico ispettivo alla luce della continua evoluzione normativa in materia lavoristica, di assicurazioni sociali obbligatorie e di salute e sicurezza del lavoro, anche in considerazione delle recenti e prossime nuove assunzioni di personale.

Lo svolgimento delle azioni in questione dovrà essere, altresì, accompagnata da un’attività di puntuale comunicazione esterna volta ad assicurare, previa verifica a livello centrale del rispetto dei diritti dei soggetti coinvolti e in particolare della presunzione di innocenza, un’adeguata divulgazione dei risultati di ogni efficace intervento dell’Agenzia ritenuto rilevante per l’opinione pubblica.

Si fa presente, infine, che anche nel corso del 2022 il presente documento potrà essere soggetto ad integrazioni ed adattamenti in base all’evoluzione della situazione sanitaria e all’andamento della curva degli incidenti sul lavoro.

Fonte:INL